LECCE – Immaginate di passeggiare una sera d’inverno, per le strade della vostra città, di aver assistito ad uno spettacolo e di avviarvi, a piedi, verso casa. Immaginate la tranquillità di quel momento.
E immaginate che, in una frazione di secondo, accada qualcosa che vi cambi la vita. Un incidente. Non stradale, non domestico, non un infortunio sul lavoro, ma un avvenimento non raro, ma quasi unico. Un albero che ti cade addosso e ti toglie l’uso delle gambe per sempre. È successo il 5 dicembre del 2008 a Sabrina, una ragazza leccese oggi 30enne. Era in via Adua, con il suo ragazzo Massimo, lui rimase ferito ma in modo più superficiale. Lei ricorda tutto di quei momenti, è sempre rimasta sveglia.
Quell’episodio è alle spalle. Oggi noi vogliamo parlare della donna che è diventata: bellissima, determinata, sportiva, piena di interessi. Compagna, ora come allora, di Massimo, perché il loro è un grande amore.
Questa è una storia di coraggio, di rinascita, di voglia di vita più forte di tutto. È una storia che va raccontata per dire a chi affronta un cambiamento così, che si può andare avanti alla grande. Sabrina oggi gioca a basket in carrozzina, sfila in passerella, porta avanti la casa che condivide con Massimo e la cagnolina Grace.