LECCE – Il rispetto si serve anche in tavola: un messaggio importante quello che la Caritas diocesana ha scelto di far passare in occasione del pranzo di Capodanno nelle varie mense dislocate per la città . Porte aperte a tutti e dunque un menù rispettoso delle diverse religioni che siedono insieme ad uno stesso tavolo. Non ci sarà la carne di maiale o di vitello, solo il pollo. “Perché è giusto– spiega Don Attilio Mesagne, Direttore della Caritas diocesana- che tutti possano godersi un pranzo prima di tutto a base di rispetto, accoglienza e solidarietà . Una scelta simbolica, un invito all’apertura che non fa mai male“.
In tavola un antipasto con stuzzicini vari, un primo al ragù (rigorosamente di pollo e tacchino), e poi pollo e insalata, frutta, panettone e spumante. Piatti e bicchieri rossi e sale addobbate, perché chi poco ha è di poco che si accontenta. 500 bocche da sfamare, le stesse alle quali è stato servito il pranzo di Natale grazie alla generosità di circa 100 volontari che, a turno, hanno scelto di trascorrere anche il primo dell’anno davanti ai fornelli, per condividere un giorno di festa con chi viceversa sarebbe stato condannato alla solitudine o in strada.
La solidarietà non va in vacanza, anzi è proprio nei periodi di festa che si rimbocca le maniche. Così come accadrà anche il giorno dell’epifania e nei giorni di festa a venire.