Cronaca

Corteo No Tap, poliziotto ferito. Potì: “Scontri con la polizia? Fake news”

LECCE- In una città blindata dalle forze dell’ordine il corteo organizzato per protestare contro la realizzazione del gasdotto Tap ha sfilato nel giorno dell’Immacolata tra le strade principali a suon di slogan e cori. Partenza da porta napoli, poi viale dell’università e viale de pietro per raggiungere poi piazza libertini dove la manifestazione si sarebbe dovuta concludere. Circa 800 i manifestanti, secondo i dati della Questura, tra aderenti al Movimento No Tap e appartenenti all’area antagonista ed anarchica. Durante il percorso si  è registrato qualche momento di tensione quando qualcuno a lanciato una bomba carta nelle vicinanze del Tribunale, ma per il resto si è svolto tutto pacificamente e non c’è stato alcun problema per la sicurezza pubblica. Lo scopo del corteo è stato quello di manifestare contro la “Repressione, contro Tap e tutte le grandi opere che si impongono sui cittadini, per un sistema di sviluppo che veda gli stessi protagonisti, contro il malaffare e la corruzione che accompagnano un’opera inutile e pericolosa”. I problemi sono sorti in tarda serata, quando, secondo un comunicato della Questura di Lecce , 100 facinorosi , al termine della manifestazione, si sono staccati dal resto dei manifestanti e, con un corteo non preavvistai, hanno provato ad oltrepassare il limite imposto, hanno raggiunto piazza S.Oronzo e poi hanno cercato di raggiungere la sede Tap di via dei Templari, forzando violentemente il cordone di polizia. Contro le forze dell’ordine sono stati lanciati petardi, pietre, bottiglie di vetro, cocci di vasi e bastoni. Un funzionario di Polizia è stato colpito sul volto e ha riportato una ferita lacero contusa. Le forze dell’ordine schierate sono state costrette ad effettuare una carica di alleggerimento per impedire ai facinorosi di riuscire nell’intento di devastare con lanci di uova e bottiglie via Templari. Il tutto è stato ripreso dalle telecamere della Questura e ora scatteranno le procedure per l’identificazione e poi le denunce.  Si aggiungeranno ai due fogli di via, con divieto di ritorno a Lecce e Melendugno, notificati a due manifestanti arrivati da Bologna e Roma e fermati prima dell’inzio del corteo. La città è rimasta paralizzata per circa quattro ore e mezzo con molte strade chiuse al traffico e di conseguenza, con lunghe code e ingorghi.

All’indomani del corteo scoppiano anche le polemiche. Le notizie riportate circa “gli scontri con la polizia durante il corteo”, secondo il sindaco di Melendugno Marco Potì sono “fake news”, commento riportato sulla pagina Fb del primo cittadino.

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