Politica

Le due strategie in caso di anatra zoppa: elezioni a maggio per il Centrosinistra, non prima di un anno per il Centrodestra

LECCE – La strategia di Paolo Perrone: porsi leader della futura maggioranza di Palazzo Carafa enfatizzando le problematiche per cercare di ritornare ad esser interlocutore e rompere la luna di miele di Salvemini. Per il centrodestra non ci sarebbero le condizioni di andar subito a votare ma tentare di logorare il governo di città offrendo stampelle anche sull’approvazione del bilancio. Rivalersi rispetto al dato elettorale iniziando anche dalla gestione del Consiglio, e se maggioranza a 17 sara confermata dal Consiglio di Stato, tentare di sfiduciare la Presidente del Consiglio tentando poi di eleggere un proprio riferimento alla regia dell’assise.

Programma, questo, possibile se il fosse centrodestra granitico ma tale, ad ora, non sembra esser malgrado i tentativi di apparire così. La controprova della non compattezza è la riunione voluta da Gabellone, con gli eletti ed i capi delle liste di coalizione che hanno espresso consiglieri comunali, durante la quale lo stesso segretario provinciale di Direzione Italia chiedeva di guardarsi in faccia senza infingimenti. Inoltre la riunione, oltre ad evidenziare ciò, altro non è stato che uno sgambetto alla convocazione degli Stati Generali di Giliberti, a conferma della discutibile unità dell’opposizione di Centrodestra, tanto da indurre l’ex candidato sindaco a rimodulare la convocazione precedentemente fatta per oggi, con la riunione allargata di domani sabato 21.

Questo quanto si respira nella coalizione che per 20 anni ha governato Lecce, dall’altra le volontà dell’attuale amministrazione. C’è chi giura che Salvemini non sia per nulla propenso a star sotto torchio sperando di aver di volta in volta i numeri utili in Consiglio così come ci sarebbe la consapevolezza di poter vincere andando alle urne subito oppure a scadenza naturale. La seconda ipotesi, terminare i cinque anni, potrebbe esser percorsa solo se in occasione delle dichiarazioni programmatiche ci sarebbe la chiarezza, ed il coraggio, da parte di almeno 3 consiglieri dell’opposizione di schierarsi ufficialmente con il governo della città per dare risposte alle varie urgenze. Senza questa trasparenza alla luce del sole c’è chi ipotizza le elezioni anticipate, anche a maggio, ed in seguito alle dimissioni dello stesso Sindaco per niente propenso a mantenere la poltrona più alta in città dovendo contrattare ogni passaggio in sede consiliare.

 

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