LECCE – Il suo avvocato, Umberto Leo, aveva chiesto i domiciliari per problemi di salute mentale. Oggi Francesco Luggeri, 37enne di Trepuzzi, in attesa della sentenza d’appello del processo di secondo grado scaturito dall’ operazione “Remetior 2” si è tagliato le vene con una lametta da barba. E’ accaduto nei sotterranei del Palazzo di Giustizia, dove Luggieri era giunto scortato, dal carcere di Bari. L’uomo è stato immediatamente soccorso e trasportato all’ospedale “Vito Fazzi”. Come fosse in possesso di una lametta saranno adesso le indagini a stabilirlo. L’organizzazione criminale, collegata alla Sacra Corona Unita, dedita allo spaccio di droga nei comuni al nord di Lecce, Trepuzzi e Torchiarolo soprattutto, sgominata dall’operazione “Remetior 2” e portata a termine dalla Guardia di Finanza nel 2013 , portò in carcere 14 persone. Luggeri stava scontando ai domiciliari la condanna a 17 anni, ma nella primavera scorsa era tornato in carcere per minacce e molestie nei confronti della ex moglie e del nuovo compagno