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Gasdotto Tap, il ministro Calenda striglia i sindaci leccesi: “cavalcano sindrome Nimby”

ROMA- Il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda striglia i sindaci della provincia di Lecce: “Sindrome Nimby cavalcata dalle autorità locali salentine e confusione amministrativa, con il Tar del Lazio che ha sospeso per alcuni giorni l’espianto degli ulivi, quando l’espianto era di fatto terminato, pur ammettendo che le autorizzazioni rilasciate erano perfettamente valide”. Così si è espresso sulla vicenda relativa al gasdotto Tap, in mattinata, durante l’assemblea di Confindustria, blindando ancora una volta la posizione del governo: “Tap – ha detto – è una scelta fondamentale per la sicurezza energetica dell’Italia e per la transizione verso un’economia decarbonizzata”. Le contestazioni, a suo avviso, sarebbero state portate avanti con metodi “andati oltre ogni previsione”.
Dura la reprimenda di Calenda: “Abbiamo visto muri millenari distrutti da chi pretendeva di essere paladino e custode della difesa del territorio e molotov lanciate contro i vivai dove gli ulivi erano custoditi per essere reimpiantati, da parte di chi protestava contro l’espianto di quegli stessi alberi in nome dell’ambiente”.

Mentre l’attenzione resta alta sul territorio anche quando non dovrebbe esserci alcuna attività da parte di Tap prima dell’autunno, a Roma ci si compatta. A poche ore dall’uscita di Calenda, a parlare è stata anche Anna Finocchiaro, ministra per i Rapporti con il Parlamento, rispondendo al question time alla Camera: “Le questioni legate al Tap sono state esaminate e valutate approfonditamente da un iter istruttorio di impatto ambientale, l’iter si è concluso con un decreto di compatibilità ambientale positivo con prescrizione, emanato dal ministero dell’Ambiente, il decreto è condizionato al rispetto del complesso quadro prescrittivo, il progetto rispetta a pieno la compatibilità dell’ambiente. In merito al tracciato in questione, è stata tenuta in considerazione la totalità delle soluzioni alternative, sono state prese tutte le misure necessarie per la salvaguardia del territorio, l’opera è strategica per il paese”.

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