LECCE- Ha confessato di aver ucciso il marocchino Kahalid Lagraidi e di averlo fatto non per un debito di droga, ma in un impeto di rabbia, convinto che il 44enne avesse una relazione con la figlia Rosalba. Marco Barba, arrestato dai carabinieri di Gallipoli per omicidio premeditato, ha confessato durante l’interrogatorio di garanzia avvenuto oggi nel carcere di Bari in cui si trova recluso. A difenderlo l’avvocato Fabrizio Mauro. Ha raccontato di aver tentato di uccidere l’ambulante usando un laccio di scarpa e poi, di fronte alla sua reazione, di averlo ripetutamente colpito con una pietra.
Non un omicidio pianificato quindi ma solo d’impeto, mentre, la presenza delle bottiglie di acido muriatico presenti sul posto sarebbero state messe lì da diverso tempo per paura di qualche altra vendetta. Barba ha chiesto anche scusa ai familiari della vittima.