LECCE-A poche ore dall’interrogatorio di garanzia Attilio Monosi, che ha ricevuto la misura interdittiva per un anno dai pubblici uffici, ha parlato alla stampa “ho rassegnato le mie dimissioni, come atto di correttezza politica, ma il mio inserimento in questa indagine è un errore”.
Monosi è indagato per peculato, falso ideologico e materiale e truffa aggravata, in relazione al pagamento di un’impresa locale per lavori mai eseguiti negli uffici leccesi dello Sportello ma liquidati prima dal Comune e poi dal Commissario nazionale antiracket. Ha ripercorso la vicenda ed ha spiegato la sua posizione dopo l’interrogatorio di garanzia qualche ora prima davanti al Gip assistito dal suo avvocato Riccardo Giannuzzi.
Accanto a lui il sindaco Paolo Perrone che ha detto: “Monosi ha, da assessore fatto il suo dovere”. La competizione elettorale per l’ex assessore della giunta Perrone proseguirà, era stato lui stesso a dare la sua disponibilità a non candidarsi, ma al partito questa è sembrata “una ingiusta sanzione”. “sono sereno, ha concluso, ed affronterò questa campagna elettorale con estrema tranquillità”