LECCE- Gli agronomi di Lecce e i dottori forestali lanciano l’allarme sulla poca cura con la quale viene trattato il verde pubblico a Lecce e dicono: una “Maggiore attenzione non sarebbe male. Sotto accusa il modo con il quale sono state trattate le piante e gli alberi in Piazza Italia, da quando è stato aperto il cantiere che ha trasformato una delle aree verdi storiche di Lecce, Piazza Italia e il monumento ai Caduti, di fronte a Porta San Biagio, dicono gli agronomi, in una spianata di cemento. Dall’analisi effettuata proprio dai tecnici risulta infatti”.
Un disseccamento pressoché irreversibile di un magnifico esemplare di pittosporo ad alberello, una delle poche piante superstiti nell’area. i pochissimi alberi di nuovo impianto, alcuni dei quali, peraltro, già danneggiati dal freddo invernale, sono stati collocati in buche di dimensioni assolutamente non adatte. I pittospori, le querce e una meravigliosa Araucaria excelsa sono da molti e molti mesi a radice scoperta, in mezzo alle polveri di un cantiere che non accenna a chiudersi. Il progetto della piazza non ha, secondo gli agronomi, avuto riguardo per una valutazione storica e contestuale, e scarsa attenzione è stata prestata alla salvaguardia e alla progettazione della componente verde. Nella zona delle radici non dovrebbe essere depositato in nessun caso materiale da costruzione; l’acqua di lavaggio, in particolare quella con polveri di cemento, sarebbe da evitare e da convogliare lontano dalle stesse. “Purtroppo – dice Rosario Centonze, presidente dell’Ordine – assistiamo a continue aggressioni alle aree a verde ed alle loro componenti nella fattispecie gli alberi, basta guardare cosa succede alle querce di Piazza Mazzini ed alla forte potatura alle quale sono state sottoposte”.
