LECCE- Con il suo discorso a braccio, ha sorpreso un po’ tutti. Nelle parole di Sara D’Aniello, di 9 anni , sindaco del Consiglio Comunale dei ragazzi, il senso della Festa della Liberazione a Lecce.
Dopo il picchetto d’onore e la deposizione della corona presso la Scheggia marmorea, è affidato agli studenti il racconto di ciò che è stata ed è ancora la Resistenza. In piazza Partigiani, la cerimonia ufficiale, alla presenza delle autorità civili e militari. Il prefetto di Lecce Claudio Palomba attualizza il significato di questo 25 aprile, “punto di partenza per tutto l’anno” e, in questo contesto, “veicolo di un messaggio di pace”.
È in quella piazza che si sono ritrovati cittadini e istituzioni. Fu Enzo Sozzo, storico presidente dell’Anpi, a insistere perché in città fosse dedicata ai partigiani. E lo ha ricordato un commosso Maurizio Nocera, attuale timoniere dell’associazione.
Poi la consegna delle “Medaglie di Liberazione” conferite dal Ministero della Difesa a quattro cittadini del Comune di Ugento, protagonisti della resistenza, che con amor di patria hanno difeso gli ideali di pace e libertà su cui si fonda la Repubblica. I riconoscimenti sono stati per Antonio Antonazzo, Cosimo Bottazzo, Domenico Carangelo e Paolo Antonio De Nola.