LECCE- La commissione ha tenuto a sottolineare la disponibilità e la sensibilità nell’accoglienza riservata dal generale Poli, comandante del poligono di tiro di Torre Veneri. Un presupposto ottimo. E ora subito via ad una prima, non radicale, bonifica. E poi la richiesta di descretare gli atti della commissione precedente, perché sarebbero emersi dubbi sull’uso di munizioni di fabbricazione israeliana dai materiali sospetti.
In missione in Puglia e nel Salento, la Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito sta verificando la corretta applicazione delle misure di sicurezza nei poligoni. La delegazione è guidata dal Presidente Gian Piero Scanu e dalla vicepresidente Donatella Duranti. Attenzione particolare alla tutela della salute di chi lavora nelle aree militari e di chi vive nelle vicinanze. Prioritaria anche la salvaguardia dell’ambiente. Dopo la tappa nel poligono di Torre di Nebbia, nella BAT, è stata la volta di quello salentino.