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Megaimpianto compostaggio: la Regione invia il progetto alla Provincia. Metapulia invita i leccesi in impianto a Pavia

LECCE- In commissione controllo, l’assessore comunale all’Ambiente Andrea Guido ha comunicato che la Regione invierà il progetto dell’impianto di compostaggio che la società Metapulia ha presentato il 22 dicembre agli uffici regionali, alla Provincia di Lecce, competente ad avviare la procedura di autorizzazione.

La commissione presieduta da Antonio Rotundo ha quindi aggiornato i propri lavori ad altra data, e sono invitati i dirigenti di settori Urbanistica e Ambiente, per le verifiche delle condizioni richieste dalla legge per l’insediamento di tali impianti. Nel corso della discussione è emerso il tema della compatibilità dell’impianto proposto da Metapulia e quello già finanziato dalla Regione per 8 milioni di Euro a Cavallino, convertendo l’attuale impianto di biostabilizzazione.

Essendo l’impianto di proprietà pubblica di Cavallino il riferimento per l’umido di Lecce e dei comuni dell’hinterland -dice Rotundo- risulterà del tutto evidente che, in questo quadro, l’impianto di Metapulia, privato e di ben 50 mila tonnellate di trattamento di frazione organica, inevitabilmente diverrà impianto che raccoglierà rifiuti di altri territori anche da fuori regione con le inevitabili ricadute sulla nostra città che possono essere devastanti.

Da qui le diffuse preoccupazioni emerse  in commissione e la necessità che la Regione si faccia carico di una puntuale programmazione al fine di evitare doppioni e sovrapposizioni tra le previsioni degli enti pubblici e gli investimenti da parte dei privati.La commissione ha chiesto di acquisire tutta la documentazione depositata presso gli uffici per offrire ai consiglieri comunali la possibilità di una valutazione approfondita in merito“.

Intanto metapulia invita le istituzioni locali in provincia di Pavia per visitare un impianto con le medesime caratteristiche di quello in fase autorizzativa nel Salento. La visita si terrà il prossimo 7 marzo. L’impianto pavese è caratterizzato da contenuti tecnologici e industriali del tutto assimilabili al progetto che la società si propone di realizzare nel perimetro dei comuni di Surbo e Lecce.

Nel caso del sito pavese -spiegano- la digestione anaerobica ha dimostrato di saper essere la chiave di volta di una sintesi possibile tra esigenze ambientali e industriali, tra istanze della comunità territoriali e delle imprese, tra gestione del ciclo dei rifiuti e sostenibilità”.

Desideriamo dare risposte circostanziate e di merito alle preoccupazioni che istituzioni e cittadini hanno sollevato rispetto alle eventuali esternalità dell’impianto che, con convinzione, proponiamo come una soluzione alla ormai insostenibile situazione dei rifiuti in Puglia – commenta Piero Seracca Guerrieri, CEO di MetApulia – Pensiamo che la corretta informazione non debba giocarsi sul piano dei pregiudizi, dei luoghi comuni e delle pur comprensibili paure, ma su quello dei contenuti tecnici e scientifici”.

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