Cronaca

Aqp: il debito di Lecce e Provincia è di 8,5 milioni. L’acqua è un bene comune che impone diritti e doveri

LECCE-Botta e risposta al vetriolo: è un tutti contro tutti sui tagli dell’acqua che mandano in tilt centinaia di famiglie in città e in provincia. Alla manifestazione in mattinata assenti i consiglieri regionali, pure invitati. Presenti, invece, i candidati a sindaco di Lecce Alessandro Delli Noci e Mauro Giliberti.

“È inaccettabile – ha detto quest’ultimo – che famiglie con bambini e anziani, che pagano regolarmente l’acqua, si vedano chiudere i rubinetti da Aqp per colpa di chi è volontariamente moroso. Il 18 luglio 2015, l’assessore regionale al Welfare dell’Udc, Totò Negro, aveva annunciato la soluzione definitiva del problema, attraverso l’installazione dii contatori singoli nei condomini ex Iacp per fare chiarezza fra chi paga e chi no. 
Ma purtroppo l’Acquedotto (di proprietà della Regione) taglia di nuovo l’acqua a condomini interi (anche questi di Arca, e quindi della Regione). Il paradosso è che il PD leccese, invece di fare una telefonata a chi ha ruoli a Bari, fa una conferenza stampa contro la Regione di Emiliano, a sua volta impegnato nella guerra con Renzi. Intanto Totò Negro, il suo Assessore dell’UDC salentino, che avrebbe dovuto risolvere il problema, è impegnato in campagna elettorale a Lecce con un suo candidato, contro il PD! 
Ecco che la spaccatura leccese tra Udc e Pd e il tutti contro tutti del centrosinistra pugliese condiziona la soluzione dei problemi, lasciando la gente senza un bene primario come l’acqua”.

Non si è fatta attendere la replica di Negro: “L’amico Giliberti mistifica la realtà. Non conosce le competenze degli assessori regionali e cerca di trasferire la sua confusione nell’elettorato. Nell’estate del 2015 ci siamo occupati in via transitoria della questione per riattivare i contatori dell’acqua chiusi per morosità, stilando un protocollo d’intesa con i Sindaci, alla presenza del Prefetto di Lecce, che impegnava i condomini morosi ad aderire alla rateizzazione del debito pregresso. Nonostante la competenza sia di un altro assessorato, continuiamo a seguire con grande attenzione il problema. Come Regione non possiamo farci carico del debito di chi non paga il consumo dell’acqua, legittimando i morosi. Ma va ricordato che è previsto un contributo idrico ed energetico a cui possono accedere le famiglie indigenti”.

“A Negro mi dice che sono “fuori dalla realtà” perché non conoscerei chi è competente della vicenda contatori – ribatte Giliberti – io leggo e rileggo il comunicato politico del 18 luglio 2015, sul sito istituzionale della Regione Puglia – a sua firma -, che parla di “problema risolto” e di “cronoprogramma dettagliato” per il frazionamento delle utenze. Scripta manent”.

A Giliberti, però, arriva anche la frecciata di Carlo Salvemini, anche lui nella corsa a sindaco di Lecce con il centrosinistra: “È singolare che a persone che si trovano ingiustamente senza acqua si vada a parlare di coalizioni, partiti e rotture politiche, confondendo il livello istituzionale regionale con quello politico leccese. Caro Mauro, fare campagna elettorale cavalcando il disagio delle persone in maniera così sguaiata è un brutto spettacolo. C’è una soluzione: l’Acquedotto Pugliese, di cui la Regione è socio unico, deve fare un piccolo investimento per dotare quei condomini di contatori di sottrazione. C’è bisogno poi che si attivino, a livello comunale, gli strumenti di assistenza per le famiglie indigenti. La terza categoria, i furbi, va stanata.Nel frattempo, per legge regionale, tocca ad Arca (anch’essa agenzia regionale) farsi carico del debito complessivo”.Ma la Regione ha risposto ai solleciti arrivati anche dal Pd leccese?

“Famiglie che pagano regolarmente si sono ritrovate in situazioni inaccettabili a causa di qualche moroso – incalza Paolo Pagliaro, membro dell’Ufficio di Presidenza Nazionale Forza Italia -. Tutto questo mentre Emiliano è occupato a pensare alla sua carriera politica e non a rispondere ai veri bisogni della regione che governa. È sempre la solita storia – prosegue – perché a pagare sono gli onesti. Senza contare che nessuno si sia preoccupato di verificare le ragioni del mancato pagamento da parte di alcuni cittadini (che non potrebbero effettivamente essere nelle condizioni di pagare). La Regione non può fare orecchie da mercante: è precisa responsabilità di chi guida il governo pugliese trovare soluzioni e ripristinare immediatamente uno dei servizi primari. Peraltro -conclude Pagliaro- parliamo della sinistra che ha sbandierato sempre lo slogan “dell’acqua gratis””.

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