LECCE- Si tratta di una pronuncia destinata a mutare gli orientamenti giuridici in tema di contiguità di D.I.A ovvero la denuncia di inizio attività. Ad emetterla il Tribunale del Riesame di Roma che ha accolto la tesi dell’avvocato Andrea Sticchi Damiani a seguito di uno dei recenti sequestri di impianti fotovoltaici nel salento.
Ma il provvedimento riguarda tutta la Regione perché i sequestri sono avvenuti sulla base di una normativa pugliese;: dal 2010 ad oggi da Santa Maria di Leuca a Foggia, per un valore complessivo di circa 1 miliardo di euro. Le dia, ovvero la denuncia di inizio attività, erano ritenute contigue e quindi in elusione dell’autorizzazione unica.
Ora il Tribunale Penale di Roma ha accolto, nel merito, la tesi dei legali Andrea Sticchi Damiani e Giulia Bongiorno sulla validità dell’autorizzazione in D.I.A. di due impianti fotovoltaici confinanti della potenza di 1 Mw ciascuno, nelle campagne salentine. Il tribunale è quello della capitale per competenza, perché è lì che vengono erogati i finanziati.
Annullato quindi, per effetto, il decreto di sequestro preventivo disposto dal G.I.P. Per l’ipotesi di , concorso in truffa per indebita percezione di erogazioni pubbliche. I due parchi sono stati dissequestrati così come 3 milioni e 400 mila euro, equivalente del profitto illecitamente percepito. Secondo il gip i due impianti erano il frutto dell’artificioso frazionamento di un unico terreno e, dunque, costituivano cumulativamente un più grande impianto di potenza pari a 2 Mw, ovvero superiore alla soglia di 1 Mw prevista dalla normativa regionale pugliese per l’accesso al regime autorizzatorio semplificato in luogo di quello ordinario così da consentire agli indagati di ottenere l’accesso agli incentivi. Una pronuncia destinata a mutare gli orientamenti giuridici in tema di contiguità di D.I.A e che rimette in discussione i sequestri, tanti, che si sono susseguiti in questi anni.
