LECCE- Il “Prestito della speranza” fornito al giovane pakistano, che ha aperto il “Pakistan Multiservice”, scatena la polemica tra Noi con Salvini e Fratelli d’Italia.
Noi con Salvini aveva detto: “Ancora una volta assistiamo, attoniti, alla strafottenza che le istituzioni hanno nei confronti dei cittadini leccesi, delle loro necessità e dei loro reali bisogni. Peraltro, parimenti aberrante, è l’oggetto del finanziamento: un bazar pakistano”.
Immediata la replica di Fratelli d’Italia: “Noi con Savini, che a volte ragiona con le logiche del pregiudizio, ha probabilmente una scarsa informazione sull’iniziativa imprenditoriale di un cittadino straniero regolarmente soggiornante in Italia e quindi, non un “profugo”, che sicuramente è giunto qui in cerca di un destino benevolo, ma oggi è, a tutti gli effetti, un individuo con precisi diritti e doveri che decide, per una giusta interlocuzione, di avere rapporti con le Istituzioni pubbliche di sicurezza e di cooperazione e non intercetta, invece, interlocutori deliquenziali. Da un punto di vista politico, dunque, una azione lodevole di uno straniero regolare”.