BARI-Il via libera non c’è né per il riordino degli ospedali e né per la rete di emergenza urgenza. Ma alcuni accorpamenti di reparti devono partire subito o questa estate le strutture collasseranno sotto il peso dei turisti.
Il vertice barese tra il direttore generale del dipartimento Sanità della Regione Puglia, Giovani Gorgoni, i sindacati e i direttori generali delle Asl, ha dovuto constatare che altre strade non ci sono. L’emergenza più grande a Lecce, dove è previsto l’arrivo di 1 milione e 300 mila turisti nei tre mesi estivi. Mancano 237 infermieri in tutto. Nemmeno uno, ad oggi, è arrivato a dar man forte nei reparti, dunque, il direttore generale Silvana Melli ha deciso di splafonare la spesa e assoldare subito personale. Diciotto dei 36 medici che mancano all’appello, invece, saranno attinti subito dalle graduatorie regionali già esistenti. Servono nefrologi, anestesisti, medici di pronto soccorso, chirurghi, radiologi, oncologi e pediatri. L’altra metà attenderà il concorso sbloccato da un mese. Stop immediato alle nascite a Copertino o a Galatina.
Solo uno di questi ospiterà il reparto di ginecologia e ostetricia; stesso discorso vale per Urologia e Chirurgia generale. Chi ospiterà cosa, lo si deciderà con i sindaci. Saranno invece riattivate le 21 postazioni di guardia turistica, le 11 auto victor e le 5 automediche.
Nella Asl di Brindisi via libera alle assunzioni di personale a patto che la cifra non superi quella risparmiata nel 2014. Ma se il personale non sarà sufficiente si dovranno sfoltire i posti letto di Medicina e Pediatria negli ospedali di Ostuni-Fasano e San Pietro Vernotico-Mesagne.
Nella Asl di Taranto, i pronto soccorso del Moscati e dell’ospedale di Grottaglie saranno immediatamente trasformati in Punti di Primo Intervento. I 12 specialisti in forza nelle due strutture, quindi, saranno trasferiti al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Qui finiranno anche i 12 medici della cardiologia e dell’Utic del Moscati, dove rimarrà l’ambulatorio. Via il punto nascita dall’ospedale di Grottaglie, da accorpare al nosocomio tarantino, rimarrà solo l’ambulatorio di ginecologia.
Il tutto varrà per i tre mesi estivi – assicurano – ma nel frattempo dovrebbe arrivare il via libera da Roma al riordino della rete ospedaliera e dell’emergenza urgenza