CronacaPolitica

La 275 spacca il Pd: Abaterusso, Massa e Blasi si asfaltano reciprocamente

LECCE-“Il progetto della Maglie-Leuca porta la firma di Vendola e del centrosinistra. Le amnesie e i silenzi di Blasi”. Così i consigliere regionale Pd Ernesto Abaterusso, in una nota alla quale allega una lettera di Nichi Vendola all’allora numero 1 di Anas Ciucci. “Il consigliere Blasi fa finta di non sapere come si è svolta l’intera Telenovela della Maglie-Leuca. Una vicenda che si è dipanata negli anni in cui egli stato segretario provinciale e regionale del PD nonché consigliere regionale con Vendola” -dice-Come mai quando ha esercitato funzioni così rilevanti è rimasto muto come un pesce? E non ha messo in campo la sua “autorevolezza” per fermare il presunto scempio che oggi descrive?”

Nel novembre 2014, inoltre, il presidente Vendola scrive ad ANAS rivendicando il merito delle modifiche apportate affermando con nettezza che “le risorse non possono andare perse. Un punto d’equilibrio è stato trovato, lo chiede il territorio, lo chiede il bisogno di sicurezza, lo chiede la Puglia”. Neanche su questa forte presa di posizione del presidente Vendola si registrarono dissensi/proteste di Blasi. Stessa posizione è quella di Fritz Massa, che bolla come “meno comprensibile” l’intervento di chi, come sergio blasi, negli anni in cui si definiva il progetto, occupava posti di assoluta responsabilità politica.

“Io capisco la foga nel dovermi attaccare perché ho osato dire, insieme a molti sindaci del Sud Salento, che il progetto della statale 275 deve essere rivisto da Montesano a Leuca -è l’intervento di Blasi, che commenta quelli che definisce “editoriali fotocopia” pubblicati sulle colonne dei giornali dal deputato Pd Fritz Massa e dallo stesso Abaterusso- la mia posizione sulla statale 275 è la stessa dal 2011 a oggi -dice- E cioè: quattro corsie fino a Montesano e poi rivedere il progetto alla luce delle nuove esigenze di sviluppo. nei due (si fa per dire) interventi degli onorevoli non si fa menzione delle discariche interrate che nel frattempo sono state scoperte lungo il tracciato a cui fanno riferimento. E non si tiene conto che l’Anac di Cantone ha scritto a chiare lettere che nella progettazione esecutiva non si potrà fare finta che non siano mai esistite”.

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