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Il Lecce va adagio, play off a rischio

LECCE- SOS Lecce. I venti giorni la squadra giallorossa bussava alla porta della serie B, oggi deve sperare di non uscire dalla casa dei play off. Un rischio altissimo se la squadra non ritrova subito lo smalto dei giorni, anzi dei mesi migliori. D’improvviso tutto è diventato brutto e difficile. Questa squadra, così come è messa oggi, avrebbe pochissime possibilità di vincere i paly off. Una involuzione che Braglia giustifica con un’ansia da risultato con la quale la squadra non sa convivere e con una condizione atletica per cui cambiare non ha dato i frutti sperati.
Sowe, schierato a Messina dal primo minuto e utilizzato meno di Curiale (lasciato a casa per scelta tecnica) ha deluso. Preoccupante il fatto che Braglia non riesca a dare alternative ai titolari.  Preoccupante il fatto che l’unica fonte di gioco a Messina sia stata Abruzzese, per sfruttare quelle seconde palle che spesso hanno premiato il Lecce.

Ora che anche la fortuna gira alla larga da questa squadra, tutto sembra andare per il verso contrario. Una squadra che ha difficoltà a ritrovare quelle certezze, non tante, che aveva. Le distanze, ora, offrono spesso alle squadre avversarie di affondare a proprio piacimento; quel Lecce invulnerabile non c’è più. In attacco si è persa cattiveria e dall’attacco, probabilmente, saltano oggi i primi filtri per difesa e centrocampo. La manovra offensiva risulta elaborata, poco elastica.

Il Lecce non vince più e a Messina conquista un solo punto con brividi finali per la squadra salentina. I giallorossi leccesi, dopo essere passati in vantaggio su rigore, contestato dalla formazione siciliana, vengono raggiunti dal gol di Tavares, nove minuti dopo. Un punticino che non consente alla squadra giallorossa di tornare al successo, che manca da tre partite.

A Messina il tecnico Braglia deve rinunciare all’ultimo momento al portiere Perucchini che, dopo la fase di riscaldamento, è costretto a dare forfeit. Nell’undici di partenza, oltre al ritorno di Papini, c’è la presenza di Sowe, in attacco.

Per assistere al  primo tiro in porta bisogna attendere il quarto d’ora quando l’ex Gustavo chiama Bleve alla deviazione in angolo. Al 19’ su un lancio di Cosenza Moscardelli si ritrova a tu per tu con il portiere, ma gli calcia addosso. Al 21’ su un cross di Lepore è ancora Moscardelli a svettare di testa, palla di poco alta sopra la traversa. Al 29’ Salvemini riesce a rubare tempo e pallone ad Abruzzese e la sua conclusione termina di poco fuori. La squadra leccese sembra essere pericolosa solo sui lanci dei difensori centrali, soprattutto di Abruzzese; per il resto, poche idee e, di conseguenza, i tiri in porta scarseggiano. Ci prova al 38’ Papini, dal limite, ma la palla sorvola traversa, non di molto. Al 39’ Sowe, servito da Moscardelli, vince un rimpallo, ma il suo tiro, da buona posizione, è deviato in angolo.

Nel secondo tempo Braglia sostituisce Sowe con Caturano. E’ il 15’ e la partita sembra la copia del primo tempo. Al 17’ Caturano è anticipato in area, ma per l’arbitro ci sono gli estremi del rigore che Lepore trasforma (19’). Al 27’ il Messina pareggia: Tavares servito in area con la difesa leccese immobile: il messinese supera con un pallonetto Bleve, 1-1. Braglia inserisce anche Carrozza per Doumbia. Al 35’ Lepore prova la conclusione, il portiere alza in angolo. Al novantesimo è il Lecce a rischiare grosso con il diagonale di Cocuzza che, da ottima posizione, calcia fuori.

Replica carrozza al 47’, ma il portiere respinge. Finisce 1-1, un pareggio che tiene lontano il Lecce dal primo posto. Nel prossimo turno il Lecce riceverà la Paganese 

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