LECCE- La prima cosa che balza agli occhi è una netta spaccatura tra l’Italia del Nord e quella del Sud. Un paese diviso in due in termini di ricchezza pro capite. A dirlo sono i colori che rappresentano visivamente le zone ricche e quelle più povere: si passa dal reddito minimo in giallo alle tonalità sempre più scure del rosso per la ricchezza che cresce.
Una differenza netta tra il Nord e il Sud in questa cartina elaborata dalla start up di studi economci Twig sulla base dei dati sugli imponibili fiscali pubblicati la settimana scorsa dal Dipartimento delle Finanze.
In Puglia la città più ricca è Lecce e supera persino Bari. Infatti il capoluogo barocco ha un reddito annuo pro capite di 20mila 526 euro, mentre Bari si ferma a 20.145 . Seguono nel Salento Taranto con 18.683 e Brindisi con 18.006.
Sono i Comuni del Sud del Salento i più poveri, come si può vedere chiaramente dalle tonalità di colore, con un reddito in media di 11mila euro. Il più povero è Acquarica del Capo, 10312 euro. Nel Salento centrale le tonalità diventano più scure. Maglie supera i 1700 euro, Sternatia, Calimera e Cavallino superano i 1600.
Nel quadro complessivo dell’Italia la città più ricca è Milano con oltre 42 mila a fronte della media italiana di 20, 320 euro annuo, e il Comune più ricco è Basiglio, sempre in provincia di Milano, mentre in fondo alla classifica ci sono tre piccolissimi comuni di montagna , due dei quali in provincia di Como.
