BARI-Dovevano essere celebrate già nello scorso novembre ma poi un intervento nazionale ne blocco il via, stiamo parlando delle primarie che porteranno alla scelta del successore di Emiliano alla segreteria regionale del Partito Democratico. Il nome in corsa sarebbe stato quello del leccese Minerva molto vicino al Presidente della Regione, tanto che questo lo appoggio in occasione delle elezioni europee , e forse per questa sua vicinanza ci fu l’azione di Renzi di congelare la corsa dello scorso novembre pur non commissariando il partito pugliese.
Ad oggi le elezioni primarie dovrebbero svolgersi nel mese di maggio ma regna una doppia incertezza. La prima se rinviare per non chiamare al voto nel giro di tre mesi, e per tre volte , i propri militanti e simpatizzanti (nel caso di consultazione Pd ci sarebbe un mese prima il referendum anti trivelle ed il mese dopo l’appuntamento con le amministrative) e la seconda incertezza per non indurre i vari fronti interni a pensare che non le si voglia fare.
Il congresso ci sarà ed in ballottaggio, ad ora, i nomi della già assessore regionale Elena gentile e quello dello stesso Minerva. Emiliano vorrebbe chiudere al più presto la pratica Puglia per poi spostare l’attenzione lanciando un’ora nazionale. Si, la volontà del Governatore di Puglia sarebbe la stessa di quella del Presidente della Toscana Rossi già ufficialmente sfidante di Renzi. Da qui per i molti amici del Premier la costante presa di distanze tra il Sindaco di Puglia ed il già Sindaco di Firenze. Emiliano però pensa , a prescindere, ad un ruolo nazionale partendo proprio dalla corsa alla Segreteria post renziana del Partito Democratico.
