LECCE- Un insetto nella verdura, servito all’ora di cena ad una paziente del reparto di ginecologia del Fazzi e cartelle cliniche gettate e bruciate nelle campagne di San Donato. Per entrambi gli episodi la direzione dell’Asl leccese ha avviato indagini interne.
L’insetto, che come accertato era un coleottero e non uno scarafaggio, è stato trovato domenica sera. Era nel contorno di verdura servito dalla mensa. E‘ stata avviata immediatamente, dice il direttore Silvana Melli, la procedura prevista per il controllo della qualità dell’alimento specifico e del servizio di ristorazione.
I controlli sono stati effettuati dal Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione e non sono state riscontrate anomalie nei locali né nei processi produttivi di preparazione delle verdure. Il coleottero, probabilmente, è rimasto intrappolato durante la lavorazione della materia prima, cioè la pulizia e l’ imbustamento della verdura.
E dalla Asl arriva la rassicurazione che il Dipartimento di prevenzione esegue controlli periodici costanti nelle cucine vigilando sulla corretta preparazione degli alimenti. Per quanto riguarda il ritrovamento delle cartelle sanitarie, l’Asl precisa che l’ Azienda è da tempo in regola con le procedure per la tenuta, archiviazione e scarto della documentazione sanitaria in suo possesso, in conformità alla normativa vigente sulla privacy e alla regolamentazione sul massimale di scarto, così come indicato dalla sovrintendenza archivistica della Puglia.
Tutte le strutture aziendali seguono ordinariamente la procedura prescritta. Per questo, non potendo escludere un’azione di natura dolosa, l’azienda ha avviato una verifica interna con l’obiettivo di appurare eventuale sottrazione di originali o di copie di documentazione sanitaria.
