LECCE- Maschere bianche a richiamare il cerone che spesso il Maestro metteva sul viso durante le sue performances. Garofani, anch’essi bianchi, offerti ai passanti, attirati dal palcoscenico improvvisato sull’ovale di Piazza Sant’Oronzo sul quale si sono alternati artisti, scrittori, studiosi, attori, studenti. Per far conoscere meglio la figura di Carmelo Bene. Per chiedere, con forza, che venga intitolato a lui, genio salentino del Novecento, il magnifico teatro Apollo, che a breve riaprirà le sue porte e riaccenderà i riflettori. L’iniziativa è del Movimento Regione Salento, che ha aperto il dibattito in questo senso.
In tanti hanno dato il loro contributo, sostenendo questa battaglia. Da Vittorio Tapparini, artista e figlio del recentemente scomparso Ugo, all’architetto Andrea Novembre, alla cantante Elisabetta Guido. In prima fila, la regista e attrice Rosaria Ricchiuto e poi i ragazzi che studiano recitazione.
Uno spettacolo spontaneo ed elegante, per sostenere l’idea di dare il giusto valore ai grandi della nostra terra.