LECCE- Sono scesi in piazza con cartelli riportanti sue citazioni e una maschera bianca per richiamare la sua attitudine a dipingersi il volto: così gli attivisti del Movimento Regione Salento hanno promosso l’intitolazione o comunque la dedica del Teatro Apollo alla memoria del celebre Carmelo Bene,
A partire dalle ore 17, in tanti hanno affollato Piazza Sant’Oronzo, a Lecce, per sensibilizzare la cittadinanza sulla proposta, in occasione della prossima riapertura del teatro Apollo, dopo anni di chiusura e i lavori di restauro in via di definizione. Hanno partecipato anche attori, musicisti, cantanti, operatori culturali, scrittori, poeti e semplici cittadini: da Vittorio Tapparini, artista e figlio del recentemente scomparso Ugo, all’architetto Andrea Novembre, alla cantante Elisabetta Guido.
Tra fiori e maschere bianche si è dato vita a uno “spettacolare ed elegante” sit-in durante il quale sono stati accesi i riflettori sul Nome del Genio Immortale, Carmelo Bene.
Ognuno è stato libero di fermarsi e dare un suo spontaneo “contributo” in ricordo del Maestro o semplicemente per fermarsi e conoscere la sua celebre arte.
“Mi ostino a vivere perché anche da morto io continui a essere la causa di un disordine qualsiasi”; “Il mio Salento è terra nomade, una terra che si muove per vocazione, per tradizione…”; “La Cultura è sempre stata circondata dalla cosiddetta Santa Ignoranza”...Queste solo alcune delle citazioni di Carmelo Bene che hanno acceso il cuore della città.
L’evento di questo pomeriggio è stato partecipato, vivo e sentito. Un tributo ad un Genio a cui il Movimento Regione Salento desidera dedicare il celebre Teatro Apollo “come giusto riconoscimento ad un uomo salentino che ha fatto del teatro la sua seconda casa e che, dal cinema al teatro, ha lasciato una traccia profonda nella storia e nella cultura del Novecento”.