LECCE- Sul pasticcio delle vecchie multe pagate con bonifico bancario si è tenuto questa mattina a Palazzo Carafa l’incontro tra il Comune di Lecce e le banche e associazioni dei consumatori, che, congiuntamente, hanno stabilito di chiedere un parere alla Corte dei Conti e al Ministero dell’Economia e Finanza in merito alla validità della data di pagamento.Il caso è noto: molti utenti hanno pagato le sanzioni con bonifico bancario entro il quinto o sessantesimo giorno dalla notifica, ma l’accredito è stato effettuato dopo dagli istituti di credito sul conto corrente del Comune, che ora ha chiesto il pagamento per intero delle multe.
“La proposta avanzata dal Comune di voler procedere in via di autotutela per l’annullamento delle multe emesse fino al 31 gennaio 2015, ossia da quando è stata inserita nei verbali la frase “Si precisa che la data della valuta al beneficiario corrisponderà alla data del pagamento”, non appare soddisfacente”, dice il vicepresidente nazionale di Adusbef, Antonio Tanza, pronto alla guerra contro i verbali.
“Quella frase – spiega – è apposta solo ed esclusivamente nei verbali di contestazione notificati al trasgressore, mentre non è presente in quelli di contestazione immediata e neppure nel preavviso di accertamento lasciato sul parabrezza: quindi, si dà luogo ad una non tollerabile disparità di trattamento, mentre per il Ministero dell’Interno vi è una sorta di equiparazione. Inoltre – aggiunge – il problema della data in cui il Comune acquisisce la somma è un problema oggettivo di contabilità pubblica e non di espiazione della sanzione. Ci sembra ingiusto ed impopolare che un Comune, come quello di Lecce, oltremodo attento all’irrogazione di multe si accanisca contro quei cittadini che hanno già espiato la loro colpa”.