ORIA (di T.C.)- Il Piano Silletti bis resta congelato anche su una parte del territorio di Oria: il Tar Lazio, con decreto monocratico emesso il 31 ottobre dalla presidente della I sezione, Giulia Ferrari, ha accolto il ricorso proposto da tre proprietari, difesi dall’avvocato Giovanni Pesce. Per il momento, le ruspe non butteranno giù circa duecento ulivi.
Dopo Torchiarolo e Trepuzzi, dunque, si aggiunge il tassello oritano. Per questo, la discussione della sospensiva è fissata per il 18 novembre, mentre per i ricorsi dei 32 olivicoltori dei primi due comuni si terrà il prossimo 4 novembre.
Sono stati trascinati in giudizio il commissario Silletti, il Ministero delle Politiche Agricole, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Puglia. Cuore del ricorso è l’opposizione all’articolo 8 del decreto ministeriale del 19 giugno, quello in cui si prescrive l’estirpazione delle piante di ulivo sane nel raggio di 100metri da una pianta infetta.Il 7 luglio scorso, infatti, la Regione ha disposto l’abbattimento di 19 ulivi, stabilendo che si procederà “a prescrivere l’estirpazione di ulteriori piante”.
Le nuove notifiche sono arrivate il 27 e 30 ottobre e hanno assegnato ai proprietari il termine di 10 giorni per procedere ai tagli degli alberi, dunque entro il 6 e 9 novembre. “Considerato che in caso di omesso abbattimento si procederà d’ufficio da parte dell’Amministrazione; considerato che dall’estirpazione delle piante di ulivo deriva a parte ricorrente un danno grave, irreparabile perché irreversibile”, il giudice ha accolto la sospensiva d’urgenza.
