SAN MARINO- 27.000 italiani che, in otto anni, hanno depositato nel “paradiso fiscale” di San Marino 22 miliardi di euro. Molto probabilmente si tratta di evasori. Lo diranno le indagini della Procura di Forlì che sta portando avanti l’inchiesta Torre d’Avorio di cui ha dato notizia L’Espresso.
Tra le persone schedate e sui cui tesori la giustizia ha acceso un faro, ci sono anche numerosi salentini. E, visto che c’è anche l’ipotesi che molti prestanome compaiano nell’elenco, non è escluso che anche la Sacra corona unita abbia depositato denaro nella piccola Repubblica di San Marino, come scritto da Repubblica, che conta 356 pugliesi nella lista, di cui 48 dalla provincia di Lecce, 56 da Taranto e 26 da Brindisi.
Dietro ai nomi nell’elenco, potrebbero nascondersi personaggi più o meno noti della criminalità organizzata salentina. Ovviamente quello arrivato nelle banche sammarinesi sarebbe denaro sporco già “lavato”, derivante dalle attività criminali, dallo spaccio di droga al traffico di armi. Da questi prestanome potrebbero arrivare nuovi spunti d’indagine sulla Scu e le sue vecchie e nuove attività, oltre che poter far mettere le mani dello Stato su tesori finora custoditi in un altro, piccolo Stato.
