LECCE- In contromano su Viale de Pietro, a Lecce, mentre parlava al cellulare. Ad essere multato non un automobilista ma un ciclista. Sanzione salata: 482 euro.
Nessuna clemenza dal comando dei vigili urbani. L’uomo, un 34enne leccese, non curante degli avvertimenti degli agenti a concludere la telefonata e ad invertire il senso di marcia, ha proseguito per la sua strada.
Ecco perché poi i vigili lo hanno fatto sostare e hanno stilato un verbale che prevede il pagamento di 161 euro per il mancato rispetto del divieto di utilizzare apparecchi radiotelefonici alla guida e 321 euro perché pedalava sulla corsia sbagliata. E su quel tratto, poi, non ci sono piste ciclabili.
“Un malcostume”, lo definisce il comando della polizia locale retto da Donato Zacheo, quello dei “conducenti di velocipedi di utilizzare la strada e tutte le sue pertinenze (marciapiedi, isole spartitraffico, attraversamenti pedonali) in palese violazione delle norme che regolano la circolazione stradale, con pericolose conseguenze dal punto di vista della sicurezza e dell’incolumità propria e degli altri utenti della strada (automobilisti, pedoni, ecc.). Una consuetudine che si fonda, probabilmente, sull’errata convinzione che le regole del Codice della Strada non valgano per le biciclette”, che invece rientrano a tutti gli effetti nella categoria dei veicoli e, pertanto, soggiacciono alle stesse norme di comportamento.
