LECCE- Un’anomalia tutta leccese quella dei rubinetti ciclicamente a secco nei condomini ex Iacp, a causa di chi non paga le bollette. Lo ammette il nuovo commissario Arca Sud Vito Bruno, che annuncia un’inversione a gomito: verifiche in tutti i Comuni, con incontri istituzionali da tenere assieme ai sindaci nelle aule consiliari. E poi, tavolo con il prefetto e trattativa con Aqp, per spingere sull’acceleratore dell’autonomia di ogni singolo inquilino, attraverso l’installazione di contatori separati.
Bruno lo ha ribadito in mattinata, a margine dell’incontro nel municipio di Trepuzzi, con i residenti delle case popolari di via Ariosto e via Calvario, senz’acqua all’improvviso da giorni. Un disagio per 10 famiglie, a causa di altre sei morose. Il debito minimo da saldare qui corrisponde al 30 per cento del totale: almeno 4.800 euro da pagare subito, dunque, a fronte di una somma complessiva di più di 14mila euro. In cassa, però, ci sono appena 700 euro, il sindaco Oronzo Valzano ha sottolineato che il Comune non può versare più di mille euro e Aqp non vuole accettare riduzioni ulteriori. “Non possiamo sborsare altri soldi”, hanno ribadito, infuriati, coloro che pagano regolarmente.
Nelle scorse ore, anche a Lecce la situazione si è riproposta nelle palazzine del complesso Agave e in una di via Siracusa. Arca Sud lo riconosce: bisogna correre ai ripari. E farlo subito.
Il problema è che si agisce nell’emergenza e senza preavviso da parte di Acquedotto pugliese si ragiona con l’acqua alla gola. Dunque, è con Aqp, Prefettura e Comuni il percorso da avviare. Si è agli inizi, si vedrà passo dopo passo.
