Cronaca

Migranti minorenni, a pagare non saranno i Comuni di approdo

GAGLIANO DEL CAPO- Non sono i comuni a doversi far carico delle spese di sostentamento per i minori sbarcati nel loro territorio. A mettere un punto fermo sulla questione il tribunale di Lecce che ha dato ragione al comune di Gagliano del capo, difeso dall’avvocato Pietro Quinto e guidato dal sindaco Carlo Nesca che ha proseguito una battaglia intrapresa dal suo predecessore Antonio Buccarello.
È qui che 5 minori erano stati rintracciati dalle forze dell’ordine dopo uno sbarco e poi trasferiti, su disposizione del pubblico ministero del tribunale per i minori, in una Comunità di accoglienza per nella provincia di Potenza. È stata questa a chiedere la condanna del Comune di Gagliano del Capo al pagamento di oltre 100.000 euro per le rette di mantenimento di minori ospitati. Ma il giudice Sergio Memmo del Tribunale di Lecce, le ha dato torto .

Una decisione prima nel suo genere, che fornisce una chiave di lettura che può tornare a beneficio delle numerose situazioni che hanno visto in questi anni pesare sui bilanci dei Comuni rivieraschi notevoli spese. Sino ad ora infatti la prassi era che il luogo di identificazione fosse quello che individuasse anche il Comune tenuto al mantenimento.

“Ma in questo modo –dice l’avv. Quinto- i Comuni rivieraschi del Salento, e nel caso Gagliano del Capo, rischiavano di far saltare i propri già magri bilanci. La Prefettura rimborsa i costi anticipati dai Comuni, ma quel rimborso può avvenire solo a consuntivo senza che i Comuni abbiano i soldi per anticipare le spese necessarie. È chiaro che gli enti comunali situati in posizioni geografiche <<svantaggiate>>> sarebbero in questo modo sottoposti a spese ingestibili”.

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