LECCE- Dall’Asl, dopo il silenzio, arrivano le rassicurazioni: è il manager Giovanni Gorgoni a impegnarsi in prima persona e a confermare che il Fazzi, entro ottobre, sarà fornito di acceleratore lineare di ultima generazione e simulatore tac. Nei giorni scorsi era scattato l’allarme, perché non c’erano notizie sul macchinario indispensabile per far funzionare bene il super raggio intelligente, che opera tumori anche durante la chemioterapia in modo non invasivo.
Un macchinario posseduto dai grandi centri milanesi come l’Humanitas, istituto dove l’attuale direttore generale ha lavorato per anni, e che spinge decine di salentini a intraprendere i cosiddetti viaggi della speranza per curarsi fuori. “Ho dato disposizione per l’acquisto del Tac simulatore – spiega Gorgoni – Lo acquisteremo con i fondi del nuovo Fazzi: in questo caso non c’è bisogno di gara, ma è la società che si è aggiudicata l’appalto che acquisterà l’attrezzatura”. In altre parole la CCC dovrà comprare un Tac simulatore all’altezza dell’acceleratore lineare di ultima generazione. Questo macchinario che affianca il super raggio serve per fare lo studio e la simulazione dei piani di cura: con l’acceleratore si bombarda il tumore con il laser, mentre il cosiddetto centraggio bisogna farlo con il tac simulatore, che individua la zona e l’area da colpire: quindi, il raggio interviene sulla base delle indicazioni che dà il tac simulatore.
“Arriverà prima dell’acceleratore lineare – promette il manager Asl al telefono – A fine ottobre avremo sia uno che l’altro”. Telerama, che fa da sempre la battaglia perché la sanità del Salento non resti indietro e che 2 anni fa ha posto all’attenzione delle istituzioni l’assenza di questi macchinari, continua a vigilare.
