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“Casarano c’è. Eccome se c’è”: più di mille in marcia contro la criminalità

CASARANO- “Casarano c’è. Eccome se c’è”. Un corteo di 1.200 persone ha sfilato per il paese, colorato ancora dalle luminarie per la festa di S. Giovanni e dall’arcobaleno di Libera, che ha organizzato la grande marcia contro la criminalità e la violenza.
Tra i manifestanti, ache l’ex sindaco Remigio Venuti, vittima di un attentato in piena regola: dieci giorni fa una bomba carta è stata piazzata e fatta esplodere davanti alla sua abitazione. Alla vigilia della marcia, nella notte, qualcuno ha affisso, sulle porte del municipio e sui muri delle scuole, questi manifesti: “Mafia? Avete truffato, avete rubato, avete distrutto un paese e 21mila abitanti… questi che tipo di reati sono? E la giustizia dov’è?”. Sembravano voler escludere ci sia la mano della criminalità organizzata dietro l’intimidazione a Venuti. Ma la violenza va condannata in ogni sua forma.

E Casarano risponde così: camminando per le strade del paese, come a dire “sono nostre, sono della gente per bene, della società civile che non si piega e non si arrende alla violenza”. 

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