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Lecce, Play…Stop

LECCE-  Scene di un film già visto, scene che fanno scorrere definitivamente i titoli di coda sulla stagione altalenante del Lecce. Il triplice fischio di Pagliardini di Arezzo mette la parola fine al match con la Vigor Lamezia e alle speranze del Lecce. Allo stadio D’Ippolito finisce 2-2 un risultato che non poteva bastare ai giallorossi.
Il 31 agosto, data dell’inizio del campionato, nessuno si sarebbe aspettato un epilogo come quello che ha visto il Lecce protagonista il 9 maggio 2015, data dell’ultima giornata. Alla squadra giallorossa non riesce l’impresa promozione soltanto accarezzata nei due anni precedenti. Non c’è neppure la soddisfazione di potersela giocare attraverso l’appendice dei play off inseguiti da lungo tempo. Il Lecce è fuori dai giochi e questo è il triste verdetto che sancisce la fine del campionato giallorosso e probabilmente pone le basi per un cambio societario. Serviva la vittoria che non è arrivata contro una modesta Vigor Lamezia che già salva da alcune settimane trovava nella gara solo la motivazione di non sfigurare davanti al proprio pubblico. Un pareggio che non serve a nulla ma a vedere i risultati di Matera e Juve Stabia non sarebbe servita neppure la vittoria.

L’ultimo turno dunque spegne sogni e speranze di una squadra che avrà tempo e modo di ripercorrere con la testa le tante occasioni perse nell’arco di nove mesi per darsi una spiegazione al mancato raggiungimento dell’obiettivo.

Il Lecce vive un pomeriggio carico di tensione e di speranza. Scende in campo contro una formazione modesta e ci mette pochi minuti a scrollarsi di dosso il peso di sbloccare il risultato. Doumbià colpisce il palo nei primi minuti, con il senno di poi da interpretare quale triste presagio. Abruzzese sigla il vantaggio che da sé vale a poco. Inevitabilmente il pensiero va agli altri campi ma è troppo presto per fare calcoli. Lo stesso difensore è protagonista con una deviazione che beffa Scuffia. Scarsella trova un pari insperato. La squadra di Bollini manifesta una superiorità tecnica evidente rispetto agli avversari che fanno davvero poco per minacciare Scuffia.

Il Lecce costruisce occasioni ma sottoporta si pecca in precisione. Ci provano un po’ tutti con scarsi risultati. La presenza nella metà campo avversaria è costante, il pareggio momentaneo inizia a pesare nelle gambe e forse piu’ nella testa dei giocatori. Ha del clamoroso la palla gol fallita da pochi passi da Herrera dopo l’ennesima incursione di Mannini sulla destra. Nella ripresa dopo aver creato altre occasioni per lo piu’ dalla distanza, Scaresella corona la sua giornata di grazia con una doppietta personale che vale il vantaggio dei padroni di casa. Il gol del 2-2 arriva a 20 minuti dalla fine su calcio di rigore concesso per atterramento di Embalo. Nell’occasione la Vigor Lamezia resta in dieci per il rosso rimediato per aver fermato una chiara occasione da gol. Moscardelli torna al gol. Il finale è all’insegna della tensione che si respira anche per gli spifferi che arrivano dagli altri campi.

La vittoria non arriva e forse sarebbe servita piu’ all’orgoglio che non alla classifica, non arrivano neppure i play off. Il Lecce manda in archivio un’altra stagione non senza rimpianti, lo fa consapevole del fatto di aver perso per strada punti che oggi sarebbero tornati utili e che avrebbero permesso di gestire la fine della stagione probabilmente con animo diverso. Si volta pagina dunque sempre che il libro non volga al termine.

Mario Vecchio

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