LECCE-Ha chiesto aiuto anche da Lecce il ministro all’Agricoltura, Maurizio Martina. Anzi, ha suonato la sveglia per i salentini: i prossimi 15 giorni saranno decisivi per effettuare le arature. E lo saranno non solo per una questione biologica, relativa all’abbassamento della popolazione degli insetti vettori, ma anche per una questione politica: il 27 e 28 aprile prossimi, si tornerà a Bruxelles per la decisione finale sul piano Silletti. “E in quella battaglia – ha detto – saremo più forti se dimostreremo di aver messo in pratica quello che è previsto”.
Nella sala gremita della sede regionale di via Aldo Moro, dov’è giunto nel tardo pomeriggio dopo Bari, il ministro sapeva di parlare ad una platea fatta soprattutto di amministratori, ma soprattutto di agricoltori. E una delle note più dolenti, al momento, è anche quella delle difficoltà economiche per effettuare gli interventi previsti, a causa della mancanza di una norma che preveda lo stato di calamità per una fitopatia, ciò per cui va fatta una deroga alla normativa esistente.
Al suo fianco anche il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola: “Abbiamo un fronte interno e uno esterno – ha detto -. E’ complicato agire quando viene minata la credibilità dell’autorità scientifica. Ma il vero fronte più pericolo è quello europeo, perché con l’embargo francese si è iniziata una guerra commerciale molto pericolosa per la Puglia e per l’Italia”.
Foto Stefano De Tommasi
