ROMA- 11 febbraio: è il giorno delle tanto attese decisioni sul gasdotto Tap. Il giorno in cui si apre il tavolo sull’opera presso la presidenza del Consiglio dei ministri. Quello che sa tanto di ultimo tentativo, di ultima possibilità, per cambiare la rotta del tubo. E, alla vigilia di questo importante appuntamento, fanno rumore le parole dell’assessore Nicastro che, alla vigilia dell’incontro, smentisce se stesso dopo una riunione di giunta. Avevano suscitato molto clamore le sue affermazioni, rilasciate a Telerama, sul gasdotto Tap e le sue intenzioni di non proporre siti alternativi.
Ora la posizione è cambiata: oggi a Roma la Regione riproporrà la soluzione brindisina, cercando però un accordo con gli enti locali. Nell’incontro convocato oggi a Roma, al Dipartimento per il Coordinamento amministrativo, per discutere del gasdotto della Tap, i tecnici della Regione Puglia ribadiranno il no all’approdo sulla costa di San Foca del gasdotto che porterà in Europa il gas dallAzerbaijan, per “obiettive criticità”, riaprendo così la strada all’approdo a Brindisi. Lo ha detto ieri l’assessore Lorenzo Nicastro durante l’ultima seduta di giunta regionale. “Le criticità sugli aspetti localizzativi – ha spiegato – appaiono superabili attraverso l’esame di soluzioni alternative, anche tra quelle già ipotizzate dalla stessa società proponente e valutate nell’ambito del procedimento di VIA, esaminate però in fase di negoziazione attraverso il confronto gli Enti Locali interessati”.
Intanto, Tap continua a tessere la rete di relazioni internazionali per portare a termine nel più breve tempo possibile il progetto del gasdotto. Sul quotidiano albanese Albanian Daily News, si parla degli incontri tra I massimi dirigenti di Tap, il presidente della Repubblica Beshani e il ministro dell’Energia. L’Albania appoggia il progetto e a giugno inizieranno i lavori: in cambio, Tap si è impegnata a migliorare strade e area di accesso al cantiere.
