LECCE- In questi giorni, pian piano si stanno chiudendo i rubinetti dell’acqua nel condomìni di edilizia residenziale pubblica morosi. Un effetto domino dalle conseguenze pesanti. un’azione “necessaria”, se la si guarda da un lato, e devastante per chi la subisce. Qualcuno grida al comportamento fuorilegge, perché “’articolo 35 della legge regionale numero 10/2014 obbliga l’ex Iacp in via di principio a farsi carico della morosità per scongiurare il taglio delle forniture”.
La gente che abita in quei palazzi è disperata. Molti ammettono di non pagare “Ma perché non abbiamo i soldi neanche per mangiare” dicono. Una situazione comune a molti, e non solo per quanto riguarda le bollette dell’acqua; è così anche per l’affitto, seppur minimo. In tanti ci hanno contattato. Cercano un lavoro, per poter vivere dignitosamente e pagare i propri debiti. Siamo in piazzale Siena, a Lecce. Giovanna vive qui dal 1980, l’assegnatario era suo padre. Il debito accumulato con Iacp è di 13mila euro.