Cronaca

Gasdotto, il Tar Lazio dà ragione a Tap: riprendono i carotaggi. Potì incalza la Regione: “Impugni l’ordinanza”

SAN FOCA- Per il Tar Lazio l’iter per il gasdotto Tap a Melendugno deve andare avanti. Prevale “l’interesse pubblico alla realizzazione dell’infrastruttura, che si configura quale opera strategica e di preminente interesse per lo Stato, come evidenziato dalla stessa difesa erariale, che ha aderito, in camera di consiglio, alla richiesta cautelare” della società

I giudici amministrativi romani sbloccano, dunque, i carotaggi a terra che erano stati fermati lo scorso 7 settembre con l’ordinanza di sospensione dei lavori a firma del responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Melendugno. Lo fa accogliendo la richiesta di sospensiva discussa nelle scorse ore e presentata dalla multinazionale del gas, supportata in giudizio anche dall’Avvocatura dello Stato, costituitasi per conto dei Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico e della Prefettura di Lecce, che lo scorso 30 maggio aveva già autorizzato i carotaggi.

Dunque, “compatibilmente con i tempi necessari alla mobilitazione dei tecnici e della strumentazione – fa sapere Tap – riprenderanno nei prossimi giorni i sondaggi geotecnici lungo il percorso a terra del gasdotto e nell’area del terminale di ricezione”.

Una sconfitta che brucia per Melendugno, ma probabilmente anche meno rispetto al provvedimento sottoscritto lunedì dal Mise, che nella sostanza passa la palla a Renzi per il responso finale sulla realizzazione del metanodotto a San Foca. È alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che è rimessa, infatti, la decisione, visto che si ritiene “inapplicabile la procedura di superamento del dissenso e il raggiungimento dell’Intesa”, dato il no inappellabile della Regione Puglia, mentre è stato ritenuto superato il parere negativo della Soprintendenza e il nodo sull’applicabilità della normativa Seveso.

Si chiude così la conferenza dei servizi avviata lo scorso 3 dicembre. E non c’è spazio alcuno per una ulteriore trattativa su un approdo alternativo. Il tempo è scaduto. E che il governo viaggerà nella direzione dello sdoganamento finale a Melendugno lo dice tutto: lo ha fatto capire a chiare lettere lo stesso Renzi a Bari, alla Fiera del Levante; lo ha ribadito la costituzione in giudizio dell’Avvocatura dello Stato; lo rimarca l’ordinanza del Tar Lazio, che tra le sue motivazioni spiega che esistono “profili di urgenza per lo svolgimento delle indagini al fine di poter compilare la progettazione esecutiva”. L’opinione del territorio resta all’angolo di fronte ad un’opera contemplata nello Sblocca Italia e che ha fretta di essere concretizzata.

…E il sindaco di Melendugno Marco Potì è intervenuto a Trnews Talk subito dopo la notizia della “vittoria” di Tap sulla sospensiva. Annuncia ricorso e si rivolge alla Regione: “Faccia la sua parte ed impugni l’ordinanza”.

Articoli correlati

Bimbo muore in grembo, la Procura indaga

Redazione

Dopo Vestas chiude anche Marcegaglia. Sindacati: “Massacro”

Redazione

Ubriachi su un autobus di città: due arresti della Polizia di Stato

Redazione

Banditi armati nel bar: paura alle 8 del mattino a Squinzano

Redazione

Furto in villa, dopo 2 anni presi padre e figlio

Redazione

Abusivismo nella baia di Porto Miggiano: 6 condanne

Redazione