LECCE– 150 famiglie sono nell’angoscia a causa di un documento recapitato dalla Provincia ad Alba service, il 31 dicembre, in cui si chiede di stringere la cinghia, perché i trasferimenti saranno ridotti di 4 milioni: quindi, la partecipata della provincia percepirà 2 anziché 6 milioni. Una vera doccia fredda che dopo giorni di attesa, visto che nessuna rassicurazione arrivava, ha spinto i lavoratori a occupare la sala giunta di Palazzo Adorno. Dalle 13 di ieri, tutti e 150 sul piede di guerra: si tratta di difendere il loro futuro. Il presidente Antonio Gabellone ha deciso di elaborare un documento insieme ai capigruppo della Provincia per sbloccare le cifre vincolate dal Patto di Stabilità e tamponare la situazione. Ci sono, infatti, delle somme che potrebbero momentaneamente risolvere la situazione: si tratta dei canoni corrisposti per i lavori nelle scuole, circa 600 mila euro, più altre fatture fino al raggiungimento di oltre un milione. Sono lavori già effettuati, ma le cifre sono vincolate. C’è, dunque, una soluzione tampone, ma non quella definitiva. I soldi, infatti, per continuare come prima, mancano: tagliare i servizi significherebbe tagliare il personale. Si spera nell’intervento governativo e regionale, ma la strada è ancora lunga.