TARANTO- I militari della Guardia di Finanza di Taranto, su disposizione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale, hanno eseguito, alle prime luci dell’alba, due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di D.p.C.46 anni e S.D., 31, entrambi tarantini, per i reati di associazione per delinquere finalizzata all’usura e all’estorsione.
Nel corso delle indagini, eseguite anche con intercettazioni telefoniche, è emerso che i due gestivano nel capoluogo jonico un giro di usura nei confronti di numerosi commercianti, con il supporto anche di altre tre persone, delle quali due legate da vincoli di parentela. Mentre S.D. si occupava principalmente di procurare i capitali e di gestire la parte contabile, D.P.C., sfruttando la sua fama di uomo violento, si assicurava con continue minacce il rispetto delle scadenze da parte delle vittime.
Gli altri tre, denunciati a piede libero, fungevano, a loro volta, da collettori insospettabili per la raccolta delle rate usurarie, mettendosi a disposizione come supporto logistico dell’associazione malavitosa. Ai due arrestati, su disposizione del pubblico ministero, sono stati sequestrati i conti correnti bancari, a titolo preventivo d’urgenza. L’operazione è stata denominata ‘Ultima chance’.