LECCE- I Cobas scrivono al presidente Gabellone ed ai sindaci di Lecce e Brindisi: “Nel volantino diffuso in occasione dell’ultimo concerto della ICO del 19 dicembre, avevamo caldeggiato iniziative forti: lo sciopero al contrario dell’orchestra, in concerto continuo nei palazzi delle istituzioni durante il periodo natalizio, per galvanizzare l’opinione pubblica locale e nazionale, come avvenuto da parte dell’ l’orchestra dell’Opera di Roma; proposta purtroppo non seguita dall’orchestra Schipa, che ha scelto in tale fase di avere un profilo basso; l’azionariato popolare-comunale: un euro per abitante, la necessità di azzerare gli sprechi, finora enormi dell’ICO, sostegno anche dai privati, non possiamo che apprezzare la recente proposta del Pres. Gabellone, in sintonia con la nostra: sempre che essa non sia un appello generico ai cittadini, ma finalizzata a creare uno stabile azionariato popolare- comunale, che garantisca per anni, con il sostegno esterno dei privati, la vita dell’orchestra.
Siamo certi che in tale fase , anche in un confronto pieno con i membri dell’orchestra e i suoi responsabili (nonchè con il Conservatorio e l’Università) , emerga la necessità di ridefinire completamente l’assetto giuridico, preliminare per ridurre sprechi e costi (ICO , direttori esterni, biglietti gratis, privilegi vari), finora insostenibili e ingiustificabili per un orchestra di provincia, pur se altamente qualificata“