COLLEPASSO- Collepasso celebra il suo eroe . Un’intera zona del paese, nelle vicinanze del castello baronale è stata dedicata al carabiniere Manuele Braj, ucciso durante una missione in Afghanistan da un razzo.
Era il giugno del 2012 e quella ferita è ancora aperta nella comunità di Collepasso dove vive la moglie Federica e il piccolo Manuele che alla morte del padre aveva 8 mesi. Manuel Bray era un carabiniere e tutta l’arma ha voluto essere presente alla consegna della statua in bronzo che lo raffigura.
Una solenne cerimonia alla quale ha preso parte il comandante dei carabinieri, il generale Leonardo Gallitelli, i vertici salentini, il prefetto Perrotta, il procuratore capo cataldo motta, il sindaco Paolo Menozzi, tanti bambini delle scuole del paese.
La statua, realizzata dalla provincia di Gorizia e dal 13esimo reggimento del Friuli Venezia Giulia e da tanti colleghi raffigura Manuele, lo ricorda moltissimo nei tratti del viso: è issata su un piedistallo in marmo realizzato dalla famiglia al centro di una rotatoria illuminata e di uno spazio verde realizzato dall’amministrazione comunale.
Manuel Braj è una delle tante vittime salentine del terrorismo. Quella mattina Manuel era nel poligono di Adraskan quando l’esplosione investì lui e un gruppo di altri miliari che rimasero feriti. Uno dei tacchi attacchi alle basi militari italiane in durante la missione Isaf.