CronacaPolitica

E ora in Puglia si paga per cercare lavoro: 20 euro per partecipare ad un concorso

BARI- In tempo di crisi, con un tasso altissimo di disoccupazione, capita che ti chiedano di pagare anche per cercare lavoro: 20 euro per partecipare ad un concorso. È quello che succede nelle procedure di reclutamento e selezione del personale avviate dall’Acquedotto pugliese . Sul sito dell’ente, cliccando sul link “Lavora per Aqp” e procedendo nella sezione “selezioni aperte”, si legge che per tutte le selezioni bisogna versare un contributo di € 20,00, dovuto per ogni posizione alla quale ci si candida, pena l’esclusione.

Questo, aggiunto al fatto che sia escluso dalla partecipazione chi non risiede nella provincia interessata dal bando, sono criteri giudicati “strani” dal consigliere regionale Luigi Mazzei, di Forza Italia, che annuncia un’interrogazione diretta al presidente della Giunta regionale e all’assessore ai Lavori Pubblici: “Proprio per agevolare la massima partecipazione dei concorrenti -scrive- non si richiede più di applicare la marca da bollo sulla domanda. Ma all’Aqp non funziona così e si stabilisce l’esatto contrario. Inoltre, è incomprensibile il requisito della residenza, un inutile limite posto alla partecipazione che bisogna assolutamente eliminare. A meno che –aggiunge- tutta la serie di strani e stringenti requisiti non sia finalizzata a disegnare precisi identikit di qualcuno… in perfetto Sel-Pd style”.

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