CronacaPolitica

Attentato al sindaco di Brindisi: “So chi è stato, la criminalità è contro di me”

BRINDISI- Il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, non pare avere molti dubbi sull’autore dell’attentato ai suoi danni. La sua Ford Kuga è stata data alle fiamme, in serata, mentre era parcheggiata di fronte alla sua abitazione. E quanto detto ai carabinieri che lo hanno ascoltato fino a tarda notte e quanto pubblicamente denunciato dallo stesso primo cittadino sembra far stringere il cerchio: “So chi è stato, la criminalità è contro di me”.

“Ieri ritengo di essere stato seguito dal Comune fino a casa”, ha affermato Consales. “Come molti sindaci in altre parti d’Italia – spiega – sono spesso costretto ad affrontare da solo situazioni di estremo pericolo”. “Il movente del rogo? Può essere di tutto. Ci sono situazioni particolari, ad esempio con la società partecipata o con quella che gestisce il servizio rifiuti. per non dimenticare la carenza di lavoro, la criminalità organizzata”.

Come affermato durante il suo intervento a TrnewsTalk, Consales sembra avere un’idea di chi possa essere il responsabili e a tal proposito ha fornito dati molto significativi alle forze dell’ordine che si stanno occupando del caso. 

Del resto pare inequivocabile la natura dolosa dell’incendio è che, intorno alle 23, ha devastato anche due auto parcheggiate nei pressi, in viale Belgio, al rione Bozzano. I rilievi sono stati coordinati direttamente dal comandante della compagnia di Brindisi, Luca Morrone, e dal comandante del Norm, Alberto Cavenaghi.

La levata di scudi contro l’atto di intimidazione è stata immediata e naturalmente bipartisan. Dai parlamentari brindisini al consigliere regionale Giovanni Brigante, dal Pd di Brindisi al capogruppo di Forza Italia Mauro D’Attis, a Brindisi Bene Comune, La Puglia prima di tutto, fino al presidente della Provincia, Maurizio Bruno, e al sindaco di Lecce, Paolo Perrone: da tutti l’invito ad andare avanti, ma anche la preoccupazione per il clima di tensione degli ultimi mesi in città.

Quasi a conferma, l’episodio in mattinata in Municipio, anche se non è detto che i due fatti siano collegati: a pochi passi dall’ingresso dell’ufficio Casa, sono stati lasciati degli escrementi umani e sul muro accanto una scritta eloquente: “Comune di Merda”.

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