LECCE- La vicenda è quella relativa al presunto conflitto tra gli interessi pubblici e quelli privati dell’ex magnifico dell’Unisalento. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 18 dicembre. Domenico Laforgia ha chiesto di essere giudicato con l’abbreviato.
Il caso esplose, a seguito della trasmissione d’inchiesta di Telerama, L’Indiano, curata da Danilo Lupo, andata in onda un paio di anni fa e che ritrasmetteremo martedì alle 21e30.
Sulla base degli accertamenti condotti dalla sezione di pg della Polizia di Stato e della consulenza condotta dall’allora conservatore del registro delle imprese la procura ricostruisce le società nelle quali l’ingegnere Laforgia e i familiari hanno (o hanno avuto) quote di partecipazione, e tutti i presunti intrecci di queste con l’Università del Salento, come la trasmissione l’Indiano aveva già evidenziato.
E in particolare contesta la violazione del dovere di astensione dell’ex rettore in merito a due brevetti. Il problema giungerebbe da un affidamento alla “Laforgia, Bruni & partners” che avrebbe svolto un ruolo cruciale nell’iter di alcune domande di brevetto: la società, fondata dallo stesso rettore, sarebbe stata, all’epoca, a lui riconducibile anche per il possesso di una parte delle quote.
La decisione di chiedere l’abbreviato è arrivata alla fine di un lungo intervento del pubblico ministero Paola Guglielmi.