LECCE- “Sembra che proprio la moglie dell’assessore regionale all’Agricoltura, Fabrizio Nardoni, abbia condotto un programma televisivo, trasmesso sull’emittente televisiva tarantina Studio 100, che godeva di un contributo regionale di circa 100mila euro, denari provenienti dal “Programma di promozione dei prodotti agroalimentari pugliesi di qualità” della Regione Puglia, messo in cantiere a seguito di una convenzione con Unioncamere”.
È lo strano caso sollevato dal consigliere regionale di Fi Luigi Mazzei, con un’interrogazione rivolta a Vendola e allo stesso Nardoni chiede di fare luce sul presunto conflitto di interessi.
“Purtroppo – scrive Mazzei – sembra proprio che non ci si fermi qui dal momento che altre iniziative risultano finanziate con i soldi della Regione Puglia: una tra tutte il programma intitolato “Cinegusto”, sempre organizzato dalla conduttrice Valentina Di Palma, alias sig.ra Nardoni. Si pensi che una manifestazione analoga si è tenuta proprio ad Avetrana, in provincia di Taranto, dal titolo “Festival della dieta mediterranea”, un’attività finanziata anche questa nell’ambito del PSR Puglia 2007-2013 e nel cui cartellone è stato dato ampio spazio al “gran finale con Valentina De Palma chef ‘con i tacchi a spillo’ ”.
“Ad oggi – spiega ancora Mazzei – sappiamo soltanto che i Fondi destinati all’emittente tarantina sarebbero stati bloccati dalla Regione poiché, come ufficialmente si legge, Studio 100 avrebbe problemi contributivi a causa del Durc bloccato”.
Nardoni, interpellato durante il nostro Trnews Talk, risponde: “Mia moglie è chiaro che era presente…sono 10 anni che fa questa attività…I 100mila euro sono solo il frutto di due anni di attività di promozione, come si fa per tantissime altre emittenti televisive”.
L’interrogazione chiede di far chiarezza su alcuni nodi precisi: “Da quale organo e con quale metodo è stato affidato il contributo di 100.000 euro a Studio 100; se tutte le tv pugliesi hanno ricevuto la stessa attenzione; da quale organo, con quale metodo e per quale importo si è proceduto all’affidamento del progetto denominato “Cinegusto”; idem per l’affidamento del progetto “Festival della dieta mediterranea”; se non risulti da quanto emerso una evidente incompatibilità tra le attività affidate e il ruolo dell’Assessore Nardoni”.