Cronaca

“Sei un seguace di Satana”, minacce all’imam. Allarme fondamentalismo

LECCE- L‘imam Saifeddine di Lecce è una guida spirituale molto seguita: sono centinaia gli extracomunitari che si ritrovano ogni settimana per seguire le sue prediche. Oggi, però, rischia di finire nel mirino degli estremisti a causa delle sue prediche giudicate troppo moderate. L’accusa è di essere un innovatore: un termine che per noi occidentali può sembrare un complimento, ma per i seguaci dell’Islam è un’offesa grave, che può portare a una condanna a morte. Saif, ora ha paura, rischia di entrare nel mirino della follia estremista, a causa di un parere dato su come festeggiare i compleanni in famiglia. Nelle scorse ore ha depositato una denuncia ai carabinieri, ma non basta a difendersi contro la furia omicida di possibili schegge impazzite che potrebbero circolare in Italia. I fondamentalisti ritengono che certe idee debbano essere punite con la morte. Le idee dell’imam e le risposte postate sulla sua pagina Facebook sono sembrate a qualcuno un’offesa alla religione, tanto che la guida è stata definita “seguace di Satana” in alcuni interventi.

L’interpretazione dell’Islam e gli insegnamenti di Saif non piacciono a chi non ama il confronto con gli altri. L’imam leccese è stato insultato perché un moderato per i fondamentalismi rappresenta la rovina della fede. Saif ricorda nelle sue prediche che l’Islam è una religione tollerante.

“I musulmani devono essere gente che apre la porta e che avvicina: devono trovare sempre un modo per dialogare”- spiega nelle sue prediche. Molto spesso i fedeli rivolgono delle domande su come comportarsi in alcune occasioni, quando non ci sono regole scritte: l’imam risponde citando pareri autorevoli, a volte in contrasto tra loro. Le risposte di Saif, però, per quanto riguarda i festeggiamenti di un compleanno in famiglia, sono sembrate troppo moderate, troppo aperte alla promiscuità. Gli attacchi su facebook sono un pericolo che non fa dormire sonni tranquilli all’imam leccese. Con gli estremisti non si scherza. C’è chi confonde la violenza con la religione e lo abbiamo visto in giro per il mondo di quali aberrazioni siano capaci alcuni sostenitori della guerra santa. Proprio in questi giorni, in Iraq, i seguaci del Califfato Islamico, detti Isìs, si stanno macchiando di crimini contro l’umanità, usando il nome di Dio in modo aberrante e massacrando gli stessi musulmani che non la pensano come loro. Il fondamentalismo è un cancro che può nascondersi anche nel Salento.

Gaetano Gorgoni 

 

 

 

 

 

 

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