Cronaca

Petrolchimico: rinviato lo stop del cracking, a rischio 200 assunzioni e 140 rinnovi

BRINDISI- Rinviato, da settembre ad aprile, lo stop dell’impianto di cracking. Slittamento che farà saltare 200 assunzioni nelle ditte d’ appalto al Petrolchimico. Questo, secondo i sindacati di categoria, dopo la conferma arrivata nelle scorse ore dai dirigenti di Eni Versalis.

Non solo salterebbero le assunzioni ma il rinvio, sempre secondo i sindacarti, potrebbe ripercuotersi negativamente anche sul rinnovo dei contratti d’appalto in scadenza fra ottobre e novembre.

A rischio sono 140 dipendenti delle ditte che garantiscono servizi e opere di manutenzione. I vertici aziendali hanno motivato il rinvio con motivazioni economiche: già lo stabilimento di porto Marghera è fermo. Stoppare anche Brindisi, al momento, significherebbe non soddisfare le richieste del mercato. C’è poi una ragione di bilancio: i costi di fermata del cracking (circa 10milioni di euro) vanno spalmati sui conti del 2014 e del 2105. Motivazioni poco convincenti però per i sindacati “ non si era mai verificata una situazione del genere – dichiara Massimo Pagliara di Cisal Chimici – abbiamo chiesto se siano state attivate tutte le procedure che consentano all’azienda di essere in regola con le scadenze e i termini di legge. Su questo – conclude Pagliara – attendiamo dall’azienda le dovute risposte”.

Intanto la questione è discussa anche in comune a brindisi dove si è riunita per la prima volta la commissione speciale sui rapporti col petrolchimico costituita da due esponenti della maggioranza (Massimo Pagliara e Toni Muccio), due consiglieri dell’opposizione (Ilario Pennetta e Cosimo Elmo) e dal presidente del consiglio, Luciano Loiacono.

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