Cronaca

Muore accoltellato dopo una lite, un altro omicidio insanguina il Salento

RACALE- Il pianto disperato di una madre squarcia il silenzio di via Milano dove la gente è raggruppata ad assistere al lavoro delle forze dell’ordine. In quella villetta al civico 78, che si affaccia sulla campagna che circonda la periferia di Racale si è consumato l’omicidio del figlio Egidio Gilberto Sava, di 27 anni, residente a Melissano.

Lei l’ha saputo da Facebook, nessuno l’aveva avvertita. Sono le 16,30 e suo figlio è morto da due ore. Nella Pegeaut 206, finita contro un muro che cerca di raggiungere il corpo non c’è più. È già nella camera mortuaria del Vito Fazzi, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

morto

Il suo assassino, Francesco Mastroleo, 37 anni,il proprietario della villetta dove ora ci sono solo le forze dell’ordine, è stato portato in caserma dai Carabinieri che lo hanno bloccato subito, ed ora è in stato di fermo con l’accusa di omicidio.

masTROLEO Francesco
MASTROLEO Francesco

Neanche il tempo di metabolizzare la tragedia di Porto Cesareo, che il Salento deve fare i conti con un altro terribile fatto di sangue. Un altro omicidio, i cui contorni sono ancora tutti da chiarire.

Mastroleo dice di aver trovato la vittima nel giardino di casa. Un ladro che voleva derubarlo, secondo il suo racconto. Da qui la sua reazione. Nasce una colluttazione, i due si fronteggiano, Mastroleo estrae un coltello e ferisce il 27enne. Attraversano il corridoio e finiscono nel cortile. Sava tenta di fuggire, si mette alla guida dell’auto che ha lasciato parcheggiata lì davanti, ma perde sangue e ormai è allo stremo delle forze. Mette in moto ma si schianta sul muro. La Pegeaut prende fuoco. Mastroleo prova a tirarlo fuori, lo colpisce ancora sino ad ucciderlo. Il suo corpo sarà trovato sull’asfalto.

auto racale

In pochi minuti i vicini di casa escono e danno l’allarme. Sul posto arriva il 118, i vigili del fuoco e poi i carabinieri di Racale e Casarano. Per il 27enne non c’è più nulla da fare.

sava

Interrogato dagli inquirenti Mastroleo racconta la sua versione che però non convince. Il 27enne avrebbe scavalcato dalla parte retrostante della villetta per poi entrare in casa dal giardino. L’auto però è stata lasciata davanti, sulla strada principale.

Secondo i testimoni i due invece si conoscevano, e all’origine di tutto potrebbe esserci un regolamento di conti, un litigio sfociato nel sangue in un raptus di follia. Entrambi erano noti alle forze dell’ordine. La vittima era stata anche in carcere. L’anno scorso era stata arrestata per il furto di un’ape e attrezzi agricoli, prima ancora per rapina e lesioni personali.

L’assassino si è disfatto dell’arma gettandola chissà dove. I vigili del fuoco hanno svuotato un pozzo che si trova nel cortile e si sono calati dentro, ma il coltello non c’era. Ora saranno setacciate palmo a palmo tutte le campagne vicine.

vigili del fuoco racale

Le indagini sono condotte dai Carabinieri del Reparto Operativo e del Nucleo Investigativo di Lecce. La Scientifica ha esaminato tutta l’abitazione ricostruendo, anche grazie alle tracce di sangue lasciate in casa e per strada, l’intero percorso fatto dai due.

cc scientifica

Un altro omicidio, a poco più di 24 ore dal massacro di Porto Cesareo, un’altra famiglia distrutta e anche questa volta un’altra vita spezzata per motivi futili, senza un perché, per pura e inaccettabile follia.

Mariella Costantini

 

 

Foto Stefano De Tommasi

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