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Pregi e difetti, il Lecce studia il Pontedera

LECCE- Settimana di lavoro sul campo, settimana anche di studio. Nessun dettaglio è lasciato al caso secondo tradizionale copione impartito da mister Lerda meno che mai in questo delicato momento di stagione. C’è da affrontare in una gara secca che non concede prove di appello, il Pontedera di mister Indiani. I play off saranno anche una lotteria dove incombe una buona dose di imprevedibilità, ma al tempo stesso sanno esser spietati.

Domenica al Via del Mare che si prepara nel frattempo ad ospitare il pubblico delle grandi occasioni, andrà in scena il primo atto dell’appendice del campionato dove è vietato sbagliare. I 12 punti di differenza che separano Lecce e Pontedera al termine della stagione regolare, lasciano il tempo che trovano, sono ora valori di riferimento per comprendere le reali potenzialità di due formazioni che hanno vissuto un campionato diametralmente contrapposto.

Un Pontedera che partito benissimo, tanto da viaggiare al primo posto della classifica per una parte del girone di andata, strada facendo si è ridimensionato centrando il penultimo posto nella griglia play off, contro un Lecce che partito malissimo, tanto da essere definita nelle prime cinque giornate la grande delusa del torneo, ha cambiato volto fino a diventare lo spauracchio delle grandi concludendo la stagione al terzo posto e lottando per la promozione diretta fino a poche giornate dal termine. Tutto questo pero’ adesso deve essere dimenticato e semmai è il caso di studiare ogni insidia che una partita ad eliminazione diretta porta con sé.

Nessun calcolo è consentito, serve solo la vittoria, unica prerogativa che consente di proseguire il cammino verso il secondo posto utile per l’approdo in cadetteria.

Pontedera squadra che racchiude molte contraddizioni. Mister Indiani puo’ contare sul secondo miglior attacco del girone con i suoi 53 gol realizzati secondo solo al Benevento, ma l’altra faccia della medaglia propone la terza peggiore difesa con 46 marcature al passivo. 28 di questi gol sono stati incassati in match fuori casa. Il Lecce invece ha dalla sua la forza dei numeri, che pero’ è bene precisarlo non scendono in campo. Di gol Miccoli e compagni ne hanno siglati 51 subendone 30. La squadra giallorossa è seconda nella speciale classifica delle vittoria in casa, 11 complessivamente. Tre sole volte ha concesso i tre punti agli avversari davanti al proprio pubblico.

Numeri che danno l’idea del gap che esiste tra le due squadre ma che adesso non sembrano fare testo. Conteranno le motivazioni, conterà l’atteggiamento, farà meglio chi tradurrà in fatti concreti queste situazioni. Mister Lerda ormai da tempo è proiettato con la testa ai play off e ha avuto tempo per preparare testa e gambe dei suoi giocatori per l’appuntamento di domenica. Sarà un match da dentro o fuori, e rivendendo quanto accaduto nel corso del campionato il Pontedera non appare squadra imbattibile. Nel girone di andata all’undicesima giornata il Lecce in fase di crescita, da poco tempo sotto la custodia di Lerda, ottenne un prezioso pareggio a Pontedera.

Un risultato che permise ai giallorossi di muovere di un piccolo passo la classifica che all’epoca non sorrideva molto, mentre mister Indiani al termine di quel match salutava con grande soddisfazione un esito che forse alla vigilia era quasi insperato. Nel girone di ritorno altra storia. Il Lecce era nel pieno della sua scalata in classifica, il Pontedera non era quello delle prime giornate di stagione, era tornato nella sua reale dimensione di buona squadra non trascendentale. Finì 3-0 per il Lecce con l’autorevole firma sul match di Miccoli autore di una tripletta. Proprio il mattatore di quella gara potrebbe essere il grande assente per domenica. Complice uno stato febbrile il bomber è rimasto a riposo.

Le sue condizioni saranno valutate nelel prossime ore anche se l’allarme sembra essere al livello uno. Non mancano le alternative in casa Lecce. Bogliacino, Bellazzini, Beretta, Zigoni, Barraco, Ferreira Pinto o Doumbià non sono certo seconde scelte. In difesa rientra a pieno titolo Lopez, che completerà il reparto con Abruzzese e Martinez centrali e Diniz sulla corsia di destra. A loro il compito di fermare Arrighini e Grassi, 30 gol in due, tra i migliori realizzatori del girone. Designato anche il fischietto del match. Sarà Pietro Dei Giudici a dare il via e decretare la fine delle ostilità tra Lecce e Pontedera. Il suo nome riporta alla mente la gara di andata tra Benevento e Lecce terminata 4-1 per i sanniti.

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