OTRANTO- LEGAMBIENTE non ha chiuso al gasdotto tap. Anzi. “Più che il gas il problema energetico della Puglia e dell’Italia è il carbone” hanno detto dall’associazione ambientalista.
«Per quanto ci riguarda esistono soluzioni di buon senso, a cominciare dall’ipotesi di far confluire il gas dall’Azerbaijan nel gasdotto che sbocca a Otranto o altre destinazioni meno impattanti di San Foca Purché però l’opera si traduca in un saldo ambientale positivo per quanto riguarda le emissioni inquinanti». Legambiente non chiude al gasdotto, quindi. Non dice no all’approdo sulle stesse coste su cui pianta e fa sventolare le sue 5 vele.
Ma, a proposito della possibilità di approdo a otranto, il locale circolo di Legambiente aveva già detto la propria: “non siamo contrari al metano, ma alla destinazione di arrivo del gasdotto, che sarebbe sulla soglia del parco Otranto-Leuca e a due passi da San Nicola di Casole.
Il presidente di Legambiente Puglia Francesco Tarantini spiega che il loro è un invito a sensibilizzare la politica nazionale e rilancia cerano come possibile approdo. Una sorta di chiarimento quasi necessario, dopo aver esternato una posizione “possibilista” che ha suscitato e suscita non poche perplessità.