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Lecce, per la promozione diretta ci vorrà un giro di ritorno super

LECCE– Ci vorrà un Lecce super per centrare la promozione diretta in serie B. Dopo la sconfitta contro il Frosinone, la scalata dei giallorossi è ripresa con la doppia vittoria contro Pisa e Nocerina. Due successi che hanno portato Miccoli e compagni a sette punti dalla capolista Perugia, ma i giallorossi sono costretti ai box per il turno di riposo previsto dal calendario. Un sorteggio che la scorsa estate non portò allegria nella squadra leccese.

E i peggio doveva ancora arrivare perché la squadra salentina ha raccolto il primo punto in classifica soltanto il 6 ottobre, dopo cinque sconfitte consecutive. Una partenza che rischia di lasciare tracce indelebili per la formazione della griglia finale. Il ritardo accumulato dai giallorossi ad inizio stagione, infatti, potrebbe essere determinante per stabilire l’orine di arrivo nel prossimo maggio, ma la squadra leccese abbasserà il proprio sipario già ad aprile con la sfida esterna sul campo del Pisa.

Lo scenario che tutti i tifosi giallorossi sognano è quello di poter assistere all’ultima giornata di campionato da primi in classifica e con il biglietto promozione diretta in tasca. Quindi con una distanza sicurezza dalle inseguitrici da non consentire agganci o sorprese all’ultima giornata. Sarebbe un’impresa per la squadra affidata a Lerda lo scorso settembre e che è riuscita, intanto, ad entrare nella griglia play off soltanto dopo la vittoria contro il Pisa.

Un avvio da dimenticare e una risalita da incorniciare: non c’è dubbio. Il Lecce di Moriero era un cantiere aperto, con operazioni di mercato in corso e che offrivano a Moriero calciatori fuori condizione; una squadra che non poteva prendere una forma tattica anche a causa di scelte molto limitate.

Tutt’altro discorso con Lerda: il tecnico piemontese ha potuto disporre di due calciatori per ruolo e ha saputo dare alla squadra quell’identità che non c’era in avvio di stagione. Poco alla volta l’infermeria si è svuotata e per il tecnico sono arrivati anche i risultati. All’allenatore piemontese va dato atto di aver saputo regolare i reparti della squadra: soprattutto di aver reso la propria difesa il punto di forza della formazione giallorossa. Perucchini ha potuto mantenere inviolata la propria porta per cinque giornate, tra il decimo e il quattordicesimo turno e subendo piu’ di un gol, durante la gestine Lerda, soltanto nelle trasferte di Ascoli e Frosinone.

Davvero un bel giro di vite che consentirà al Lecce di riprendere la corsa verso il primo posto a partire dal 4 gennaio in casa contro la Salernitana. Intanto, nell’ultimo turno del girone di andata il calendario propone lo scontro diretto Frosinone-Perugia, ma senza perdere di vista Benevento-Prato e Catanzaro-L’Aquila. Qualunque sarà la distanza dopo il giro di boa, il Lecce deve continuare a correre e a sperare.

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